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Non c'e' due senza tre, e cosi' anche quest'anno abbiamo scalato le pendici del Mottarone, per quella che sta diventando una simpatica tradizione.
Il tempo ci ha aiutato un po' di piu' rispetto allo scorso anno, quando aveva nevicato proprio il giorno prima del raduno (Motoconcentrazione invernale del moto-club Buscate, per l'esattezza), obbligandoci a percorrere gli ultimi tornanti su fondo "bianco" per poterci godere il panorama.
Ne vale sempre la pena; quest'anno poi e' stata una grande soddisfazione sbucare dalla nebbia verso i 1300 metri, e incominciare a vedere sopra di noi un cielo limpido e blu come solo le belle giornate d'inverno sanno regalare.
Particolari degni di nota:
Alla mattina non mi sono smentito, arrivando in ritardo all'appuntamento, come al solito; offrendo in piu' uno show fuori programma a SuperMario che stava sopraggiungendo. Infatti, per un malinteso con la mia ospite sulla sella, Chiara, che saliva su una moto per la prima volta in vita sua, sono partito con la Krauser di sinistra aperta; quindi ho seminato un paio di guanti e un pantalone impermeabile lungo i primi ducenti metri di strada, mandando anche al diavolo un automobilista, fraintendendo i suoi gesti e le sue urla. (Giuro che io avevo capito il classico: "guarda la ruota" invece di un piu' probabile "guarda la borsa" %^).
Va segnalata ufficialmente la prima "uscita sociale" delle splendide tute in pelle di Paolo e Simona: due figurini ! Due smoking da due ruote. Non ho sentito a proposito nessun brindisi, bisognera' recuperare ....
Il mitico Bertinotti e' uno dei motociclisti piu' guizzanti che conosca, nel senso che anche questa volta mi e' sgusciato per qualche strana stradina e non sono riuscito a salutarlo. Rimedio ora. Comunque ha il dono di riuscire a passare nel posto giusto al momento giusto, perche' lo abbiamo trovato subito arrivando nel piazzale gremito di motociclisti. Dopo quello che ci aveva combinato in Toscana, riuscendo a raggiungerci nel piu' impensabile degli incroci, comincio a pensare che abbia messo dei sensori sulle nostre moto o abbia dei poteri paranormali. Una specie di moto-sensitivo.
Daniele e' una conferma: rimane un convinto sostenitore della teoria che le moto devono viagiare il piu' possibile coricate, e non verticali. Questa volta ha trovato un monello della sua razza, anzi, forse piu' monello ancora. Walter (R1100GS pure lui), e' riuscito a cadere prima di Daniele, e anche in modo piu' divertente (almeno a vedersi). Conosco bene Walter e la sua passione per la neve: era uno dei folli coi quali sono stato all'Elefantentreffen qualche anno fa. Io ero la' a vederli, e vi posso assicurare che quando tutti e tre (Daniele, Walter e Lele) erano a fare i ragazzacci in quel piazzale cominciava a radunarsi un discreto pubblico ! Mannaggia alla carena, confesso li ho invidiati un po' !
Ci e' mancato il nostro amico Davide, che lo scorso anno era salito al Mottarone con un Bianchi 125 d'epoca, bardato in pelle con giaccone da ferroviere e occhialoni in stile; accompagnato da uno scatenato SuperMario armato di secondo muletto: Vespa ET3. Speriamo nel prossimo anno ....
Un plauso a tutte le passeggere, alcune delle quali praticamente neofite della materia, che non si sono mai lamentate del freddo e si sono godute la bella giornata quasi piu' di noi piloti.
E non smentiamoci: ecco il menu':
Autentiche carriolate di ottima polenta hanno aperto la tenzone, accompagnate da innumerevoli ciotole ricolme di:
- Peperonata
- Salamini con lenticchie
- Salsiccia con piselli
- Bocconcini del Mottarone (a me sembrava camoscio in umido, ma non ci scommetterei)
- Tapulon (parente dei bruscitti)
- Pollo in umido
- Trippa
- Sicuramentemiscordoqualcosa
Per aiutare la digestione, il tutto e' stato seguito da braciole con patatine e/o formaggio nostrano.
Si e' poi continuato sfumando con caffe' grappe e contrograppe, finendo con il tradizionale e caratteristico "Fil de fer", digestivo dal classico colore arancione e che viene servito caldo, soprannominato anche "Fluimucil dei sani".
Il tutto ha aiutato il nostro slalom in discesa verso Omegna, accompagnati da uno splendido tramonto che colorava di rosa le cime innevate delle Alpi.
Mi vergogno solo un pochino a confessare che alla sera, dopo una calda doccia, io e un altro reduce della missione, Lele, eravamo a casa di un amico a festeggiarne il compleanno davanti a qualche chilo di carne che abbiamo pazientemente cotto e trangugiato alla moda francese, leggi Bourguignonne.
Appuntamento all'anno prossimo, sempre al Mottarone !
PUNTO 1 : strade - pessime ghiaccio neve, nebbia, sabbiolina, e chi piu ne a ne metta
PUNTO 2 : freddo - si faceva sentire, per fortuna eravamo ben bardati
PUNTO 3 : ne valeva la pena ? ECCOME ! trovarsi a tavola con gli amici
dell' Iri Nord e' sempre un grosso piacere, e anche i loro amici simpaticissimi, panorama stupendo sul Mottarone e sulla strada, specialmente al ritorno all'imbrunire, indimenticabile, le Alpi in questa stagione .... stupende
PUNTO 4 : tradizioni - rispettate in pieno anche questa volta, ci siamo alzati da tavola tra gli ultimi dopo aver divorato tutte le pietanze con giro finale di Fil da fer, sempre ben gradito, e Daniele anche questa volta è scivolato, senza conseguenze a lui e alla moto, giusto per rispettare le tradizioni delle uscite Iri Nord :-)
Pensavo di essere il primo a fornire i vari dettagli, ma come sempre quando pensi di essere davanti a tutti ti trovi un "Mott.mini report" gia' in rete; che delusione ....
Scritto pero' da un BMWista (1100RS) che in fatto di velocita' pura prevale senza'altro su quella del mio mulo(1100GS).
Marco ha accennato il contatto del mulo con la neve;dovrebbe pero' precisare le piu' belle cadute le hanno combinate due nostri amici (due cognati Walter e Lele) con rispettivamente "1100GS" ed una "Elefant".
Il primo un pazzo scatenato si e' lanciato su di un piazzale innevato e coperto in parte da lastre di ghiaccio in leggera salita, forse pensava di avere le gomme chiodate ??? Dopo una cinquantina di metri e' derapata la ruota antoriore .....kaputt. Per secondo e' partito il sottoscritto pianpianino giungendo sul luogo del delitto a passo d'uomo (simile alla curva del CERRETO per GIO.PAD.) mi sono fermato,ho iniziato a ridere e a momento di partire (Wheelspin) la moto parte dietro e mi cade. (FINITO DI RIDERE???? macche' appena iniziato !!!
Ci giriamo verso il gruppo, che mostra qualche interesse vedendo due GS1100 perterra nel giro di un minuto,e vediamo Lele con la Cagiva partire, prima ,sesonda,nonostante avessimo gridato a squarciagola di fermarsi non c'era piu' nulla da fare,era gia' sulla e dopo una ventina di metri anche lui perterra. LELE (Emanuele) "facci ridere". Ci sei riuscito alla grande !!! Senza danni per nessuno magari fossero tutte cosi'le cadute.
Il resto della gita tutto okappa.